Consigli per accogliere le persone in fuga dalla guerra in Ucraina

Grazie all’attivazione di cooperative, parrocchie e al dialogo di tante famiglie nella Diocesi ambrosiana si sta ramificando una rete di accoglienza per i profughi della guerra in Ucraina, in particolare per le donne con i loro bambini che hanno raggiunto cifre altissime in tutta Europa. Le stime del Viminale dicono che sono 55.000 le persone ucraine giunte in Italia. Di questi, 28.500 sono donne, 4700 uomini e 23.000 i minori di cui 400 non accompagnati. Sono numeri destinati ad aumentare. A Milano sono circa 8000 i cittadini milanesi di origine ucraina.

Il primo passo A Milano il Consolato ucraino ha attivato un ufficio per raccogliere le segnalazioni di tutte le persone provenienti dall’Ucraina arrivate in città, un passo fondamentale che permette di raccordare i servizi di accoglienza con la Prefettura e il Comune, e la segnalazione alle autorità preposte. Se si conoscono persone in arrivo o arrivate dall’Ucraina è importante aiutarle e segnalare la presenza sul territorio italiano. A questo scopo il Consolato ucraino ha messo a disposizione il seguente indirizzo di posta elettronica: milanoconsolato1@gmail.com. La segnalazione deve essere corredata dai dati essenziali (nome, cognome, data di nascita, contatti mail e telefonici, richieste di eventuale soluzione alloggiativa o comunicazione di ospitalità presso strutture, associazioni o familiari). Con questa informazione il Consolato si può raccordare con l’Ufficio Emergenza migranti della Prefettura e potrà raccogliere anche tutte le eventuali richieste di supporto.

La rete di Caritas ambrosiana Incessante l’azione che Caritas ambrosiana ha sviluppato su due fronti, nell’Est Europa e nel territorio diocesano. Un grande bacino di generosità è costituito dalle 2500 famiglie della Diocesi che hanno segnalato la disponibilità ad ospitare i rifugiati e dai 215 appartamenti messi a disposizione da privati. A Milano, oltra a Casa Monluè (centro collettivo che ospita, tra arrivi e partenze, 70-80 persone) sono ormai 9 i luoghi dove sono inseriti piccoli nuclei di profughi, seguiti dalle comunità parrocchiali e religiose locali. Attualmente sono 400 gli ospiti inseriti nelle realtà sostenute dall’organismo diocesano. Anche le scuole dell’infanzia di ispirazione cristiana nella Diocesi si sono mobilitate in favore dei bambini ucraini. Per la Fims (Federazione italiana scuole materne) in tutto il territorio della Lombardia sono disponibili 353 strutture pronte ad accogliere 1686 piccoli profughi in fuga dalla guerra. I bambini saranno inseriti nelle scuole e arriveranno, prevalentemente, da parrocchie e famiglie che seguono il percorso di accoglienza proposto dalla Caritas ambrosiana: un primo passo verso l’integrazione e un ritorno alla normalità tra giochi e nuove amicizie con i coetanei. “Non appena hanno cominciato ad arrivare in Italia i primi rifugiati dall’Ucraina – dice don Fabio Landi, responsabile del Servizio diocesano per la Pastorale scolastica – la Fims, a cui sono associate le scuole d’infanzia cattoliche e di ispirazione cristiana, ha prontamente chiesto a tutti gli aderenti la disponibilità ad accogliere bambini nelle proprie aule. La sinergia con Caritas ambrosiana, che sta coordinando l’ospitalità, consentirà di indirizzare i bambini nelle scuole più vicine” (Milano Sette, 3 aprile 2022).

Cosa fare per accogliere? Sono molte le parrocchie che desiderano accogliere i profughi provenienti dall’Ucraina. Con l’obiettivo di procedere in modo ordinato e garantire a tutti i necessari servizi, con una nota l’Avvocatura della Curia precisa che è opportuno che tutte le parrocchie facciano sempre riferimento alla Caritas ambrosiana segnalando la disponibilità al seguente indirizzo di posta elettronica: stranieri@caritasambrosiana.it (tel. 02.40703424). Per i cittadini, o i privati, che desiderano ospitare i profughi ucraini possono segnalare la loro disponibilità tramite lo stesso indirizzo di posta elettronica. In questo modo alle persone accolte saranno garantiti tutti i servizi previsti dalla Convenzione tra le Prefetture e Caritas ambrosiana, tra i quali il servizio di mediazione linguistico-culturale; di orientamento al territorio; di distribuzione pasti. Le persone che hanno necessità di accoglienza devono contattare il numero verde regionale 800894545. Per informazioni sulle attività di Caritas ambrosiana e su come contribuire: www.caritasambrosiana.it, tel. 02.40703424. Per informazioni su aspetti legali (permessi, ricongiungimenti familiari, minori non accompagnati): sai@caritasambrosiana.it, tel. 02.67380261.

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